The Spirit of Milan
A message from the President of the Republic of Italy Sergio Mattarella on the occasion of the annual event of the Institute for European Policymaking
Message from President Mattarella on the occasion of the annual event of the Institute for European Policymaking
The President of the Republic, Sergio Mattarella, sent the following message to the Honorary President of the Institute for European Policymaking, Mario Monti:
“The European Council held in Milan in June 1985, under the Italian presidency, marked a decisive turning point for the future of the Union.
It led to decisions that helped define a more distinctly political identity for the European integration process, driven by the 1981 declaration of the Italian and German Foreign Ministers, Colombo and Genscher.
From Milan, four years later, thanks to the commitment of the President of the Council of Ministers, Bettino Craxi, and the Minister of Foreign Affairs, Giulio Andreotti, the first Intergovernmental Conference was launched to revise the Treaties of Rome of 1957.
This inaugurated a period of renewed European momentum, with the enlargement of the European Community to include Spain and Portugal—a phase that, the following year, would lead to the approval of the Single European Act, setting the course that would culminate in the Maastricht Treaty of 1992.
The ability to build the necessary consensus to advance along the path of European integration was significantly demonstrated through the use—also for the first time—of qualified majority voting, following the “Luxembourg compromise” of 1966, which had come in the wake of France’s “empty chair” policy.
The guiding role of the Italian Republic was effectively expressed on that occasion, honoring its position as a founding member of the European Union.
Today, at a most delicate international juncture, we are once again faced with equally crucial decisions. It is up to the European institutions, in this new institutional cycle, to ensure that the Union can act effectively—both internally, by continuing to guarantee freedom and prosperity to European citizens, and externally, by establishing itself as a reliable and effective global actor.
The spirit of Milan, which the conference convened by the IEP seeks to recall, is well captured by the chosen theme: “A More Determined European Union.”
A far-sighted vision, combined with patient determination in the pursuit of an ideal, proved invaluable in the path toward consolidating the unity of the continent.
To all participants in the conference—engaged in a reflection of great relevance for the future of European peoples—I extend my greetings and my best wishes for the success of today’s proceedings.”
Below is the original version in Italian:
Messaggio del Presidente Mattarella in occasione dell'evento annuale dell'Institute for European Policymaking
C o m u n i c a t o
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente Onorario dell'Institute for European Policymaking, Mario Monti, il seguente messaggio:
«Il Consiglio Europeo di Milano del giugno 1985, sotto presidenza italiana, rappresentò una svolta determinante per il futuro dell’Unione.
Da esso scaturirono le decisioni che portarono a definire una identità più propriamente politica del processo di integrazione europea, sulla spinta della dichiarazione nel 1981 dei Ministri degli Esteri di Italia e Germania Colombo e Genscher.
Da Milano, quattro anni dopo l’impegno del Presidente del Consiglio dei Ministri, Craxi e del Ministro degli Affari Esteri, Andreotti, nacque la prima Conferenza Intergovernativa per la revisione dei Trattati di Roma del 1957.
Si apriva una stagione di fervore europeo, con l’allargamento della Comunità Europea a Spagna e Portogallo: una stagione che avrebbe consentito, l’anno successivo, di arrivare alla approvazione dell’Atto Unico Europeo, nella prospettiva che si sarebbe concretizzata, nel 1992, con il Trattato di Maastricht.
La capacità di aggregare il consenso necessario per procedere sulla strada della integrazione europea fu, significativamente, dimostrata con l’applicazione - anch’essa per la prima volta - del voto a maggioranza, dopo il “compromesso di Lussemburgo” del 1966 che aveva fatto seguito alla politica della “sedia vuota” da parte della Francia.
Il ruolo di guida della Repubblica Italiana si manifestò con efficacia in quella occasione, onorando il suo ruolo di Paese fondatore della Unione Europea.
Ci troviamo oggi, in una delicatissima congiuntura internazionale, di fronte a scelte altrettanto cruciali e spetta alle istituzioni europee, in questo nuovo ciclo istituzionale, operare affinché l’Unione sappia agire con efficacia sia sul versante interno, continuando a garantire libertà e benessere ai cittadini europei, sia sul versante esterno, proponendosi come attore globale efficace e affidabile.
Lo spirito di Milano, che si intende evocare nel Convegno indetto dallo IEP, risulta ben indicato dal tema prescelto: “Un’Unione europea più determinata”.
Una visione lungimirante, unita alla paziente caparbietà nel perseguimento di un ideale, si è dimostrata preziosa nel percorso di consolidamento della unità del continente.
A tutti i partecipanti al Convegno, impegnati in una riflessione ampiamente utile per i destini dei popoli europei, rivolgo il mio saluto, unitamente all’auspicio di successo per i lavori di questa giornata».
IEP@BU does not express opinions of its own. The opinions expressed in this publication are those of the authors. Any errors or omissions are the responsibility of the authors.
